
L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno, quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un'atmosfera sinistra. Dinanzi a Danny - che è dotato di un potere extrasensoriale, lo "shine" - si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.
Dettaglio del libro
Titolo del libro: Shining PDF
Categoria del libro: Libri,Letteratura e narrativa,Narrativa di genere
Editore=Bompiani (20 settembre 2017)
Collana=Tascabili narrativa
ISBN-10=8845295303
Descrivendo brevemente la trama, si tratta di un horror/thriller che vede protagonista una famiglia problematica, che si ritrova in un hotel per motivi di lavoro, dovendone diventare Guardiani Invernali.E' l'horror che più mi ha colpito tra i capolavori di Stephen King, ci sono delle scene davvero fantastiche.Si potrebbe dire che all'inizio alcuni capitoli risultano un po' lenti ma non l'ho ritenuta una cosa negativa, poichè tutto serve per costruire per bene la trama e le singole vicende.Le recensioni sono importanti!andreac._reviews@outlook.com
In una parola: "Spettacolare".Il film, per quanto bello lo si possa giudicare (soprattutto a chi piace lo stile visionario di Kubrick che personalmente non mi entusiasma, anzi, a me confonde e null'altro, come per esempio i vari flash con le cascate di sangue che trovo piuttosto esagerate e grottesche), secondo me, non rende giustizia al libro se non per l'eccellente lavoro degli attori che lo interpretano (Jack Nicholson e Shelley Duvall hanno sostenuto parti da oscar) e di come sono stati magistralmente diretti.Non voglio "spoilerare" nulla e quindi non mi addentrerò nei particolari della trama, però devo dire che rispetto al film il finale mi ha soddisfatto molto di più. È un romanzo capace di raccontare in modo veramente esauriente e lineare tutti gli aspetti e le emozioni dei personaggi che lo compongono facendo immedesimare completamente il lettore.Di solito quando inizio a leggere un libro così ben fatto vorrei che non finisse mai. Purtroppo, inevitabilmente, un capitolo tira l'altro e infine... ... infine super-consigliato soprattutto agli amanti del genere!The End
Premessa: non sono un appassionato di romanzi horror.Ho letto il libro in circa una settimana. Ho fatto una certa fatica ad essere costante, credo perché alcuni capitoli erano di "pura paura", altri molto introspettivi giocando col simbolico e i sentimenti dei protagonisti, dunque più complessi.Non conoscevo King. Scrive bene, tutti i personaggi sono ben delineati. Molto interessante il confine tra follia/normalità e la tematica del senso di colpa, presente in tutto il libro. L'ho amato fino a a tre quarti quando il limite tra immaginazione, doti paranormali, visioni non era netto, quando il comportamento di Jack era disturbato ma non c'era una vera e propria possessione, quando le sue azioni erano frutto della lotta fra sè, il suo passato e le sue intuizioni orrorifiche. Quando poi si materializzano le visioni a tutti i protagonisti (che avessero o meno l'aura - vedasi coriandoli, cespugli, bottiglie di vino -vero- etc.) lì il libro mi è scaduto, m'è parsa una farsa grottesca. Comunque vale la pena leggerlo, è un must della sua categoria. ps: la frase "ti darò la purga" ripetuta un sacco di volte l'ho trovata inadatta, forse è un modo di dire americano, in italiano non ha senso.
Il terzo romanzo di King, cronologicamente parlando... si legge tutto d’un fiato con una semplicità sconcertante. Non esistono punti morti o tediosi, nemmeno nelle descrizione o nelle parti in cui Jack ricorda, grazie alla maestria dell’Autore, parti significanti della sua vita, unite a lungue introspezioni personali. L’armonia con cui è scritto è l’arma vincente che incolla il lettore nell’alternarsi di aneddoti rubati a scena di vita vissuta e l’orrore in cui sprofondano all’Overlook Hotel. Per chi ha amato il film di Kubrick, decisamente diverso e naturalmente riadattato per il grande schermo, ne consiglio vivamente la lettura, anche per comprendere alcuni passaggi oscuri della pellicola che il romanzo chiarisce in maniera esemplare.Ma perché con questa recensione parlare di un lungometraggio che riguarda il romanzo? Innanzitutto, perché il film di Kubrick è giustamente passato alla storia della cinematografia e anche perché un romanzo riesce ad essere totalmente esplicativo nel descrivere i passaggi che portano Jack Torrance all’alienazione più completa, prima ancora del manifestarsi dei fenomeni paranormali che lo porteranno a una catastrofica conclusione. Non me ne voglia nessuno, ma la formula di alcuni editori di considerare un Autore “troppo descrittivo”, come del resto lo è King, per il sottoscritto diventa una qualità con la Q maiuscola, nell’essere esaustivo e reale nel decantare i propri incubi. Troppi romanzi perdono proprio il loro valore, perché non sono introspettivi nei confronti dei personaggi, riducendo il contenuto a una semplice storia senza sfumature che la caratterizzano. Ma un lungometraggio è diverso, non si può sviscerare nel profondo la psiche di uno o più personaggi a meno che non ci sia una voce narrante - un pó come succedeva nei vecchi noir in bianco e nero.Interessante e azzeccata è la citazione al racconto di Poe, “La maschera della morte rossa” (la troviamo in più punti del romanzo) e come la morte venga associata al male spettrale e invisibile che incombe sull’Overlook. Le presenze, tangibili agli occhi di Jack, sono evocate dalla sola visione di un album di ritagli datati 1945-67.Già ne avevo memoria quando lo lessi 27 anni fa, e lo ripeto oggi con il senno di poi (avendolo riletto)... che tutte le sfumature e le varie scene che si susseguono, sopratutto nel finale serrato del romanzo, sono del tutto diverse, forse anche snaturate dalla seppur “fantastica” versione cinematografica (oltre che un capostipite dell’horror, la miglior versione su pellicola in assoluto tratta da un romano di King)... ma chi ha apprezzato il film e come minimo legge un libro all’anno, troverà fantastica la versione originale del romanzo!Premetto che Shining è “uno spettacolo di morte, mascherato sotto una festa con fiumi di alcool” ed è completamente esaustivo nell’essere chiaro e delineato, non stiamo parlando del “Giro di vite” di Henry James e nemmeno di Silrley Jackson e il suo “L’incubo di Hill House” - sebbene qualche piccolo particolare può essere interpretato - rimane la certezza in chi legge... di un dramma tinto di horror, da un finale chiaro e ben definito.CONSIGLIATISSIMO!!!
Un vero capolavoro di terrore, parossismo e allucinazioni deliranti.Tutta la potenza narrativa di King si esprime in questo romanzo che forse è il più bello tra quelli scritti in seguito (ma anche Carrie è degno di nota). Una storia e una scrittura che ti travolge, ti soffoca e ti annega in un terrore e una suspense senza fine fino alla...fine.Kubrick si avvalse degli effetti speciali (forse anche troppo "speciali" per quell'oceano di sangue), ma King si avvale della sua penna prodigiosa per descrivere i più reconditi meandri della mente umana, di Danny e dei suoi genitori, tanto reconditi che sfiorano la follia.L'albergo, isolato e disperso nella neve, fa da contesto claustrofobico a questa incredibile storia.
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